Chi sono

Nome: Simona Ballesio

Residenza: ROMA


Simona Ballesio è una fotografa che indaga il rapporto tra tempo, materia e impermanenza. La sua ricerca si sviluppa attraverso un linguaggio visivo essenziale, spesso ispirato alla fragilità del paesaggio naturale e alle trasformazioni silenziose della luce e della materia.

 

Alternando tecniche analogiche e digitali, il suo lavoro si articola in due direzioni complementari: da un lato la stampa manuale ai sali d’argento su carta, vetro o metallo, con emulsione stesa a pennello, che restituisce immagini uniche e materiche; dall’altro, una ricerca digitale che utilizza il movimento in modo pittorico, trasformando e dilatando la visione per cercare un'altra realtà - personale, interiore.

 

In entrambi i casi, ciò che appare non è mai una mera reppresentazione, ma una soglia sensibile tra ciò che si vede e ciò che si sente.

 

Ha esposto in spazi storici e gallerie  tra cui: 

Ha partecipato alla Biennale di Fotografia di Senigallia 2025 con due esposizioni: 

"di-vento" - Galleria Bellanca (giugno) mostra personale dedicata al tema dell'impermanenza, con stampe ai sali d'argento stese a pennello.

Mostra collettiva a Palazzetto Baviera  (giugno - luglio) esposizione internazionale con 5 autori (USA, Giappone, Italia)  in omaggio ai 200 anni della fotografia, con opere realizzate con tecniche antiche su carta d'artista.  -  2022 Roma galleria Spazio Arte "Mutamenti" istantanee sulla vertigine dell'oggi. - 2019 Roma Museo Macro Asilo "Autoritratto" intervista di Maria Grazia Tajé sulla sua fotografia. - 2018 Sutri Palazzo Mezzaroma sala espositiva,  personale "non io", una narrazione che descrive la realtà sospesa. - 2017 Officine Fotografiche un progetto dal titolo "Dialogo tra linee e forme" sull'architettura razionalista a Roma -. 2015 Barga (Lucca), nell'ambito del pregetto "la casa dei pesci" per la tutela e la valorizzazione del mare di Maremma. La mostra, promossa dal pittore Massimo Cataleni riunisce alcuni pittori e fotografi italiani; - 2014 Sutri Galleria Fuoriluogo  una fusione tra "haiku e immagini",